mercoledì 16 dicembre 2015

LaMITICA CICLOSTORICA e CASTELLANIA aderiscono alla campagna di CATERPILLAR Radio 2 “BIKE THE NOBEL”


Tornano gli Incontri Cicloletterari de LaMITICA a Castellania e lo fanno con 
l'adesione alla campagna di Caterpillar Radio 2 “Bike the Nobel”


         Dopo un intenso 2015 partito già a Febbraio con la presentazione dell’ambizioso progetto del Parco del Ciclismo dei Colli di Coppi, proseguito con gli ormai tradizionali “Incontri Cicloletterari de LaMITICA” a Castellania, con l’allestimento del ristoro notturno per la CLASSICISSIMA D’EPOCA MILANO SANREMO ed infine, evento clou dell’ultimo fine settimana di Giugno, con la LaMITICA  Ciclostorica con Bici d’Epoca per i Colli di Serse e Fausto Coppi e con BELLEZZE IN BICICLETTA-TORTONA RETRO’, IL COMITATO COLLI DI COPPI è pronto per ritornare, da metà Gennaio 2016, con gli Incontri Cicloletterari de LaMITICA ma prima è orgoglioso di annunciare una MITICA notizia dell’ultima ora che rafforza il legame del territorio dei COLLI di COPPI con il Ciclismo, le due ruote e la mobilità sostenibile: l’adesione del Comitato Colli di Coppi, de’ LaMITICA CICLOSTORICA e del Comune di Castellania alla campagna “Bike the Nobel” promossa da Radio 2 e dalla trasmissione “CATERPILLAR”, condotta da Massimo Cirri e Sara Zambotti, che ha permesso l’inserimento di Castellania, paese natale del Campionissimo Fausto Coppi, nella lista degli Hub (postazioni per la raccolta firme) dove è possibile sottoscrivere la petizione a sostegno della candidatura al Premio Nobel per la Pace 2016 da assegnare alla BICICLETTA.

          Pertanto l’invito è, per tutti coloro che desiderano sostenere la campagna, di recarsi a Castellania per sottoscrivere la petizione. Le firme raccolte verranno consegnate alla commissione ad Oslo entro Febbraio 2016. Quindi l’invito a tutti gli appassionati è quello di recarsi a Castellania, con il pretesto di una visita al Mausoleo e a Casa Coppi, per firmare il sostegno alla campagna “Bike the Nobel” poiché, per citare Alfredo Martini e Marco Pastonesi Oggi, un secolo dopo, la bicicletta si sta rivelando sempre più importante. È la chiave di movimento e lettura delle grandi città. Un contributo sociale. E non ha controindicazioni. Fa bene al corpo e all’umore. Chi va in bici, fischietta, pensa, progetta, canta, sorride. Chi va in macchina, s’incattivisce o s’intristisce. La bicicletta non mi ha mai deluso. La bicicletta è sorriso, e merita il Nobel per la pace". Informazioni disponibili su: http://caterpillar.blog.rai.it/bikethenobel/. 

       E allora come anticipato, ricordando a tutti gli appassionati l’appuntamento a Castellania per il 2 Gennaio 2016, data della tradizionale commemorazione dell’anniversario della scomparsa di Fausto Coppi oltre che perfetta occasione per firmare la petizione “Bike the Nobel”, il Comitato Colli di Coppi è lieto di anticipare il programma degli Incontri Cicloletterari de LaMITICA che torneranno ad essere ospitati, come per la prima edizione, nella struttura ricettiva del Borgo di Castellania ma, novità 2016, spostati alla Domenica pomeriggio. 




      Ad inaugurare la terza edizione sarà l’autore Paolo Aresi con il suo romanzo “LA VITA A PEDALI” ispirato alla vita di Felice Gimondi. A fine Febbraio sarà il ciclismo al femminile a tenere banco la conquistatrice del Guiness World Record Paola Gianotti con il suo libro “SOGNANDO L’INFINITO. Come ho fatto il giro del mondo in bicicletta” e con Alfredo Stoppa e il suo “CATERINA CONTROVENTO”. Domenica 20 Marzo sarà il giornalista Claudio Gregori a presentare la sua ultima fatica IL FIGLIO DEL TUONO dedicata al grandissimo Eddy Merckx. All’incontro sarà presente Marino Vigna, già direttore sportivo di Merckx, e noi ci auguriamo possa essere presente proprio il mitico Eddy Merckx in persona. Nell’ultima data in programma, il 3 Aprile saranno Marco Pastonesi e il suo libro “DIAVOLO DI UN CORRIDORE. CORSE, BATTAGLIE E MIRACOLI DI RENZO ZANAZZI” ed Ezio Zanega/Gianni Rossi con “IL LIBRO DEI LIBRI” a chiudere il ciclo di incontri. 

   Dopo di che tutti al lavoro per l’edizione 2016 de LaMITICA CICLOSTORICA in programma il 25/26 Giugno a Castellania. 

venerdì 8 maggio 2015

Il Giro sulla pista ciclabile, e Sanremo da l'addio al cemento

http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/05/08/news/pista_ciclabile_ed_e_addio_al_cemento-113807335/

La sfida vera non è quella tra i velocisti che disputeranno, domani, la cronometro della prima tappa del Giro 2015 sul tracciato bord de mer della pista ciclabile di Area 24. La vera sfida, qui a Sanremo e lungo la Riviera dei Fiori è quella del dna. I “cannibali” dell’economia locale avranno finalmente deciso di scendere dalle betoniere e inforcare anche loro le biciclette?
I 24 chilometri della ciclabile, che sotto la guida dell'ultimo amministratore delegato di Area 24, Giuseppe Argirò, hanno fatto il salto di qualità diventando una delle principali mete di un turismo d'elite che cerca vacanze, cultura, ambiente e sport, sembrano aver modificato anche il dna di larga parte di una cosiddetta "imprenditoria" locale che negli ultimi 50 anni (e non per niente è l'età del romanzo di Italo Calvino "La speculazione edilizia", ambientato proprio a Sanremo) si è dedicata a brucare il territorio sostituendo ulivi, limoni e serre con il cemento di villini, palazzine e seconde case in genere. Non che certi appetiti siano del tutto scomparsi, ma la ciclabile ha dimostrato che si può vivere di altro, oltre ai metri quadri venduti a peso d'oro.

Concorda Daniela Cassini, assessore al turismo del Comune di Sanremo: «E' una scelta epocale per un intero territorio. Lo so bene per avere vissuto direttamente in Amministrazione quegli anni dal 2005 in avanti: la scelta di non fare una strada di scorrimento sul vecchio tracciato ferroviario si è dimostrata vincente». La pista ciclopedonale spiega Cassini «ha rappresentato una svolta anche dal punto di vista turistico per una realtà che dava segnali di asfissia. Un turismo finalizzato alle qualità ambientali, al recupero delle eccellenze di mare e di terra, alla riscoperta di uno stile di vita che qui a ponente fa la differenza: ambiente mare vegetazione enogastronomia, centri storici percorsi naturalistici, entroterra. Sta nascendo una nuova economia di piccole dimensioni al momento, ma di grande creatività in cui esprimere anche valori ecologici ed etici».

Argirò ha spiegato che il richiamo della ciclabile potrebbe riportare la Riviera alla stagione lunga come accadeva ai primi del secolo scorso.

«Il turismo sportivo – riflette Cassini - valorizza un microclima del tutto eccezionale, che può essere una risorsa non solo come meta individuale ma anche di gruppi, turismo di benessere che ci fa apprezzare a livello nazionale ed internazionale.

Oggi la pista ciclabile e tutto il parco costiero rappresentano il migliore elemento di promozione turistica per il nostro territorio in Italia e all'estero».

Ma l'esistenza stessa della ciclabile aumenta i valore dei terreni confinanti, ed esiste quindi il pericolo di un nuovo assalto speculativo dei palazzinari. «Non è più tempo – commenta Cassini -, spero che in molti se ne stiano convincendo. In ogni caso l'attenzione è alta e la sensibilità verso questo nuovo gioiello ponentino sta contagiando tutti gli strati della cittadinanza. Ora è veramente percepita come un bene comune. Si è magicamente spostata l'attenzione da un territorio esasperatamente urbanizzato e tentato da nuovi appetiti, verso un modo di godere delle bellezze naturali non statico ed improduttivo, ma dinamico e produttivo di buone pratiche, anche economiche. Abbiamo dato una nuova moderna opportunità a questo territorio, concettualmente fermo all'epoca d'oro del turismo d'elite e in anni recenti devastato da una insana speculazione».

Il prossimo obiettivo di Area 24 (società a cui partecipano Comune di Sanremo, Filse e Carige) è integrare la ciclabile con un altro tesoro naturale della Riviera, quel "Santuario dei cetacei" che non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. Grazie ai fondi europei Alcotra i centri della Riviera dei Fiori lungo la ciclabile realizzeranno una serie di attività legate alla presenza delle balene (musei interattivi, centri informativi, pannelli elettronici nei tratti in galleria) finalizzato ad incentivare le imprese di Whale watching per le quali sarà creato un apposito albo professionale.

Per Daniela Cassini il futuro è già scritto: «Il progetto Santuario dei cetacei, risanamento e collegamento dei Forti sul mare con una loro funzionalizzazione ad uso turistico-culturale (vedi Forte di Santa Tecla sul porto vecchio a Sanremo), collegamento con i centri storici delle città attraversate, collegamento con percorsi naturalistici e sportivi nell'entroterra, creazione di parchi archeologici nei siti toccati dalla pista, valorizzazione di circuiti nel patrimonio storico». E' partito un altro Giro a Sanremo, e indossa la maglia verde.

IL GIRO D'ITALIA 2015: LA PARTENZA DA UNA PISTA CICLABILE.

http://www.viagginbici.com/il-bello-della-bicicletta/svolta-epocale-il-giro-ditalia-parte-da-una-ciclabile/

Parte il Giro d’Italia: 
un festival dell’insolito, a Sanremo
Lorenzo Franzetti 6 maggio 2015



Pistaciclabile
Arriva il Giro, che la festa cominci. Sanremo vestita a festa, la Liguria è un viavai di pensionati col bastone e nonni col nipote nel passeggino: sfilano i vacanzieri della primavera o i francesi con le borse della spesa. E poi ci sono i corridori, quelli che arrivano quasi “fuori stagione”: di solito, a Sanremo il ciclismo è un brivido sul finire dell’inverno, un’emozione fulminea dopo lunga attesa, su via Roma, teatro del gran finale della Classicissima.
Il Giro, invece, è qualcosa di insolito: carosello rumoroso che suona e canta, con le ragazze che di ciclismo sanno ben poco, ma in carovana pubblicitaria ci stanno bene. Suoni che arrivano fin sui tavoli da gioco, alle orecchie di finti miliardari drogati di roulette. A Sanremo, le onde sembrano più dolci nell’attesa di una partenza che, questa volta, non è di marinai, ma di uomini su bici in carbonio.

expista
La vecchia ferrovia, oggi, è una pista ciclabile

Parte il Giro, a Sanremo, come una dolce canzone italiana, con un ritornello che si ripete tre volte, ovvero tre settimane: le prime note, tuttavia, sono in Liguria. Parte il Giro e lo fa da una pista ciclabile: la prima tappa, cronometro a squadre, sabato 9 maggio sarà su quella che era la linea ferroviaria e che oggi è diventato un fiore all’occhiello italiano della mobilità sostenibile, una bella realtà regalata ai cicloturisti, altro fatto insolito in questo Paese.
Contador, Uran, Porte, Aru, Basso, Cunego e poi tutti gli altri, non come cicloturisti, ma in gara con il vento, senza nemmeno il tempo di volgere lo sguardo in fondo al mare. Saranno lanciati come i vecchi treni, quei ciclisti, ma finalmente porteranno un messaggio: in questo assurdo Bel Paese, siamo capaci di dividerci su tutto. E così, capita anche che un ciclista che si depili non riesca a dialogare con il cicloecologista alternativo. La bicicletta è la più straordinaria delle rivoluzioni, potrebbe cambiare l’Italia e gli italiani, o almeno la loro qualità della vita: eppure come in tutte le rivoluzioni incompiute, in Italia, si cerca a tutti costi di dare un colore ben preciso, si cerca di farne un’esclusiva. Tutto è tifoseria o partito più o meno politico. Invece, il ciclismo, questa volta, apre le sue vedute, finalmente: un uomo in sella a una bicicletta è sempre una buona notizia, sia che ci vada per sport, sia che lo faccia come abitudine quotidiana, in città come in provincia.

Giro d'Italia 2014

La bicicletta, in Italia, avrebbe bisogno di un gruppo compatto che tagli il vento e pedali nella stessa direzione: eppure le aziende del settore sembrano di un altro pianeta, quando le si cerca di coinvolgere sulla politica, quando le si stimola a prendere posizione su quanto si sta facendo (o non facendo) per il bene della bicicletta in Italia. I campioni del pedale, poi, sembrano privi di idee, ma forse è un certo giornalismo, o una certa mentalità delle squadre che li costringe a essere così, limitati e incapaci di guardare oltre la propria ruota anteriore.
Ora, invece, sembra accadere qualcosa d’insolito: parte il Giro, parte da una pista ciclabile. Contador e gli altri, consapevoli oppure no, stanno già mandando un grande messaggio. Anche politico.

lunedì 30 marzo 2015

GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA 2015 QUINTO ED ULTIMO APPUNTAMENTO


Castellania 30 Marzo 2015
       Con l’ultimo appuntamento de “GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA”, che ha avuto luogo sabato 28 a Castellania, non si poteva che chiudere alla grande dedicando l’incontro ai due miti indiscussi del ciclismo: Gino Bartali e Fausto Coppi.

     Grazie alla sapiente regia di Gino Cervi, giornalista e caporedattore di Cyclemagazine, gli opposti stili dei due autori sono emersi in tutte le loro qualità narrative durante la presentazione delle rispettive fatiche letterarie: Franco Quercioli con il suo “Gino e Fausto. Una cronaca italiana.” Ediciclo Editore e Carlo Delfino con la “Storia Alternativa del Giro d’Italia” numero speciale di Biciclette d’Epoca. Se la storia del ciclismo è stata scritta anche attorno al memorabile dualismo tra Gino e Fausto proprio il dualismo tra Quercioli e Delfino è stato il motore del brillante dialogo attorno ai due miti del ciclismo contrapposti alle storie, mai raccontare, di corridori non diventati miti ma che si sono comunque resi protagonisti di corse epiche ed eroiche pedalando nel fango, nella polvere e combattendo con la fatica anche solo per sbarcare il lunario.

       Se il romanzo di Quercioli racconta, con la sua lievità poetica, l’infanzia di Fausto a Castellania, descritta alla perfezione -così come il panorama circostante- senza esserci mai stato prima (ndr. sabato era la prima volta che Quercioli visitava il paese natale di Coppi) e quella di Gino a Ponte a Ema, in Toscana, Delfino invece ci racconta le strade del Giro dei primi anni, le dispute feroci, fatte di agonismo e tifoserie spietate, al limite dei regolamenti, anzi, spesso oltre. Storie di polvere infernale, di sofferenza, di asperità e di briganti che rendevano ancor più difficili quelle competizioni già massacranti.

     Se con Quercioli vediamo crescere Gino e Fausto nelle loro rispettive famiglie, simbolo delle “vere” famiglie italiane dell’epoca, diventare prima corridori, poi fuoriclasse e quindi campioni, con Delfino scopriamo la storia dei corridori isolati, senza squadra, come ad esempio Michele Pennisi (1929) che, sprovvisto dalla nascita di un arto superiore, pur di non rinunciare alla passione della bicicletta, correva con una protesi a mo’ di uncino; oppure Walter Fontana (cinque Giri d’Italia dal 27 al 31) che, per pagarsi le spese, durante le tappe raccoglieva i “palmer” bucati gettati dai big sulle strade e, dopo aver tagliato il traguardo con i numerosi tubolari a tracolla come una sorta di omino Michelin, correva in stazione e li spediva al suo paese, Gaggiano, dove poi in inverno li avrebbe aggiustati e rivenduti a tutto il paese. E ancora l’alessandrino Michele Robotti (12 giri tra il 1911 e il 1927) famoso perché portava con sé in corsa un coltello serramanico per difendersi, sosteneva lui, dalle possibili aggressioni. E se la narrazione di Quercioli è il pretesto per raccontare l’Italia di quell’epoca e, perché no, per raccontare anche un poco di sé, Delfino non parla della cronaca sportiva del Giro, che già mille volte è stata affrontata, ma racconta invece ciò che è parallelo al Giro: episodi, personaggi e curiosità, che erano parte fondamentale e viva della gara stessa e che i giornali del tempo non raccontavano.

     Al termine dell’incontro, l’aperitivo offerto ai presenti in collaborazione con Ristobar&Catering_Michela Aiolo e la partecipazione dell’Azienda Agricola Bandiera di San Sebastiano Curone (AL), è stato anche l’occasione dare a tutti l’appuntamento al 28 Giugno con LaMITICA Ciclostorica con Bici d’Epoca per i Colli di Coppi - 7a Tappa del Giro d’Italia d’Epoca (www.lamitica.it) che animerà Castellania a partire già da Sabato 27 con la Cronoscalata d’Epoca e a sera con la “Cena Mitica” presso Casa Coppi a cura del Ristorante Montecarlo (info e prenotazioni tel. 0131 889114).

Il Comitato Colli di Coppi_LaMITICA 











lunedì 23 marzo 2015

LaMITICA presenta LA CLASSICISSIMA D'EPOCA e la GRAN CORSA


LaMITICA presenta

La Classicissima D’Epoca Milano-Sanremo 
“Memorial Girardengo” 
e la 
GRAN CORSA di Primavera da Milano a Sanremo 
con bici d'epoca in tre tappe 

Venerdì 20 marzo ore 17:30


Tortona  16 marzo 2015

         Come da tradizione, la settimana in cui ricorre la festa di San Giuseppe, per gli appassionati di ciclismo significa anche l’apertura della stagione ciclistica delle grandi classiche. E per il nostro territorio, profondamente legato a questo sport, questo significa il passaggio della Classica di Primavera Milano-Sanremo che, già dalla sua prima edizione, disputata nel 1907, è sempre transitata da Tortona.

          Il prossimo fine settimana però questa manifestazione avrà un motivo in più, anzi due, di interesse. Domenica 22 marzo, infatti, un gruppo di eroici e mitici cicloturisti percorrerà lo stesso percorso della Milano-Sanremo, in un’unica tratta, con biciclette antecedenti gli anni ’20 e abbigliamento d’epoca così come nella migliore tradizione delle ormai diffusissime ciclostoriche come la nostra LaMITICA Ciclostorica in programma il 28 Giugno a Castellania e che ripercorre le strade di Serse e Fausto Coppi.

             La Classicissima D’Epoca Milano-Sanremo “Memorial Girardengo”, (che vedrà anche alla partenza l’ex-pro Mirko Celestino), organizzata dalla società Gesco di Alassio con il patrocinio del Touring Club, è la rievocazione storica della corsa ciclistica monumento del calendario internazionale Milano-Sanremo e che, per rimanere fedele alle primissime edizioni, prenderà il via alle ore 24:00 di Sabato 21 marzo da Milano, dall’Osteria della Conca Fallata lungo il naviglio pavese, per transitare da Tortona alle ore 03:30 di Domenica 22 marzo. L’arrivo è previsto a Sanremo Domenica 22 marzo, in via Roma, proprio sotto lo striscione che poche ore dopo vedrà sfrecciare il vincitore dell’edizione della Milano Sanremo pro.

             La sosta a Tortona dei “pionieri” della bicicletta è prevista nel cuore della notte, in Piazza Arzano, di fronte a Palazzo Guidobono, dove sarà posizionato il “Controllo a firma” e dove LaMITICA, in collaborazione con il Comune di Tortona, offrirà un ristoro agli eroici pedalatori che con le loro “macchine” proseguiranno alla volta del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure non senza aver prima fatto una doverosa sosta a Rivalta Scrivia dove è posto il cippo che ricorda il punto esatto in cui Costante Girardengo nel 1918 diede inizio alla sua epica fuga in solitaria che lo vide vincitore della corsa. Da ricordare che il mitico omino di Novi, il primo Campionissimo, legò il suo nome a questa classica vincendola per ben 6 volte in 11 anni e salendo sul podio per 11 volte!

           Ma il fine settimana dedicato alla bicicletta sarà annunciato da un’altra Ciclostorica già Venerdì 20 marzo. Alle ore 17:00/17:30 infatti, terminerà a Tortona, in Piazza Malaspina, la prima tappa della “GRAN CORSA di Primavera da Milano a Sanremo”- organizzata da LCA Associazione Sportiva Dilettantistica di Bassano d. G.- rievocazione sempre della Milano-Sanremo, che verrà percorsa con “velocipedi” e abbigliamento d’epoca in tre tappe: Milano-Tortona, Tortona-Finale, Finale-Sanremo (pare data per certa la presenza al via anche l’ex-pro Andrea Tafi).
           Anche in questo caso LaMITICA Ciclostorica offrirà agli appassionati delle due ruote d’epoca un ristoro a fine tappa prima del trasferimento all’Hotel Il Carrettino da dove, il giorno dopo, partirà la seconda tappa alla volta di Finale e quindi Sanremo. Due ghiotte occasioni, Venerdì 20 alle ore 17:00 e Domenica 22 alle ore 03:30, per riscoprire tutto il fascino di quel ciclismo ormai perso nella notte dei tempi e che rivive anche grazie alla passione di un crescente numero di praticanti e di pubblico.
Il Comitato Colli di Coppi_LaMITICA


LE FOTO: 

DOMENICA 22 MARZO ORE 03:30 PALAZZO GUIDOBONO 
RISTORO per LA CLASSICISSIMA D'EPOCA MILANO SANREMO 
IN TRATTA UNICA con BICI ante anni '20













VENERDI PIAZZA MALASPINA Ristoro per la 
GRAN CORSA di Primavera Milano Sanremo con bici d'epoca












lunedì 9 marzo 2015

IV APPUNTAMENTO DE "GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LA MITICA" - CASTELLANIA 07/03/15-



Marco Albino Ferrari e Emanuele Arrigazzi

Letture con Burattini

"GUARESCHI. IN BICICLETTA PER L'ITALIA"


Castellania 7 marzo 2015
Oltre ad un magnifico sole pre-primaverile, anche se accompagnato da una pungente brezza, ad attendere il numeroso pubblico arrivato a Castellania sabato 7 marzo per il quarto e penultimo appuntamento de GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LA MITICA, gli organizzatori hanno allestito una inusuale, oltre che divertente, sorpresa. 

 Non più la presenza di due autori e dei loro libri attorno al ciclismo, ai mitici campioni e ai grandi gregari che hanno fatto grande questo sport,  ma l’attore, regista ed autore Emanuele Arrigazzi ed il giornalista ed autore Marco Albino Ferrari che, allestendo un  vero e proprio spettacolo di teatro di figura con alcuni burattini (creati dalle abili mani di Remo Panaro) hanno dato vita ad alcuni scritti del mitico Giovannino Guareschi,  autore noto al grandissimo pubblico per i sui celeberrimi personaggi Peppone e Don Camillo ma poco noto per il suo forte legame con la bicicletta.

Diffusa in tutta la bassa emiliana, la bicicletta anche per Guareschi è stata certamente un mezzo di locomozione  ma anche un osservatorio dal quale raccontare l’Italia e gli italiani e l’intervista fatta dallo stesso  Marco Albino Ferrari al figlio di Guareschi, Alberto, ha dato altresì modo di scoprire l’amore viscerale verso questo mezzo meccanico di un omone di 90 e più kg. letteralmente capace di scorrazzare in lungo e in largo con un attrezzo di 14 kg!

La magica atmosfera creata da Marco Albino Ferrari ed Emanuele Arrigazzi (voce ed abile animatore dei vari personaggi) attraverso  la lettura degli scritti di Guareschi,  accompagnata dalla suggestione senza tempo delle forme e delle gestualità dei burattini, a partire dal personaggio  dello stesso Giovannino Guareschi io narrante con i mitici e caratteristici baffoni, hanno fatto riflettere su un pezzo della storia del nostro paese, sorridere per le gag e le battute interpretate dai personaggi ma anche rilassare i presenti, facendoli tornare anche un poco bambini così come si torna bambino ogni volta che si sale su una bicicletta. La bicicletta capace di raccontare storie di vittorie e di sconfitte ma anche mezzo per intraprendere un viaggio nella nostra cultura e nella storia del nostro paese. 

Al termine dell’applauditissimo spettacolo, come ormai consuetudine, nella sala consiliare del municipio di Castellania è stato offerto ai presenti un aperitivo allestito in collaborazione con Ristobar&Catering_Michela Aiolo e la partecipazione dell’Azienda Vinicola Poggio-www.poggiovini.it - di Vignole Borbera (AL) offrendo la degustazione dell’ormai  mitico vino dei Colli di Coppi: il Timorasso

Prossimo ed ultimo appuntamento de Gli Incontri Cicloletterari de La Mitica, sabato 28 Marzo sempre a Castellania alle ore 17 con Franco Quercioli, autore del libro “GINO E FAUSTO. UNA STORIA ITALIANA” e Carlo Delfino con la sua “STORIA ALTERNATIVA DEL GIRO D’ITALIA”.

mercoledì 4 marzo 2015

http://www.panoramatortona.it/presentato-il-parco-del-ciclismo-dei-colli-di-coppi/


Presentato il 

‘Parco del Ciclismo dei Colli di Coppi’




Sabato 28 febbraio, ore 17, presso la sala convegni della Fondazione Cr Tortona si è svolto l’incontro pubblico di presentazione del progetto: “Parco del ciclismo dei colli di Coppi”, organizzato dal Comitato Colli di Coppi. Il progetto si propone di far crescere la mobilità ciclabile e il cicloturismo sul territorio tortonese, sfruttando i dati in crescita di questa modalità turistica.

martedì 3 marzo 2015

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "PARCO DEL CICLISMO DEI COLLI DI COPPI" - Il cicloturismo come importante strumento di marketing per il territorio.




Tortona 28 febbraio 2015


Sabato 28 Febbraio un folto pubblico ha gremito la Sala Convegni della Fondazione C.R.Tortona per assistere alla presentazione del Parco del Ciclismo dei Colli di Coppi e, così come era nell’intento del Comitato dei Colli di Coppi organizzatore dell’evento, l’incontro si è trasformato in un importante momento di confronto con il territorio per la definizione di un progetto che, come è emerso dalla relazione dalla Dott.ssa Enrica Pavione -docente di Economia e gestione delle imprese all’università di Varese- può rappresentare una forte azione di marketing territoriale nonché un “toccasana per l’indotto” .

         Presenti, tra il pubblico, il Sindaco della Città di Tortona Gianluca Bardone con altri Sindaci e rappresentanti dei Comuni già firmatari del Protocollo d’Intesa per la “Valorizzazione degli Itinerari Cicloturistici dei Colli di Coppi, alcuni operatori economici del territorio e soprattutto i rappresentanti di Governo, On. Daniele Borioli e On. Cristina Bargero, di Regione Piemonte, Cons. Massimo Berutti e di Provincia di Alessandria, Cons. Carlo Buscaglia. In sala presenti anche due testimonials, del ciclismo pedalato, di ieri e di oggi: Marino Vigna ex corridore professionista ed Oro Olimpico nell’inseguimento a squadre su pista nel 1960 e Massimo Boglia ex corridore professionista ed oggi collaboratore, in bici, per l’emittente Sky con una rubrica su Bike Channel.

      Dopo una necessaria introduzione di quanto realizzato dal Comitato Colli di Coppi in questi tre anni e il racconto delle tre edizionidell’evento “clou” ovvero de LaMITICA Ciclostorica a Castellania (www.lamitica.it) come evento vetrina capace di attrarre appassionati ma anche l’interesse dei media attorno al territorio e alle sue eccellenze, si sono susseguiti alcuni relatori a partire dal già citato intervento della Dott.ssa Enrica Pavione che ha inquadrato il progetto sotto l’aspetto economico e di come, l’intercettare in un territorio come i Colli di Coppi, i flussi cicloturistici di coloro che amano vivere il territorio in modo slow e a diretto contatto con la natura, l’arte, la storia e l’enogastronomia possa davvero rappresentare una leva di sviluppo, così come la “Bike Economy” oggi insegna, un volano per la creazione di posti di lavoro. I punti indispensabili al progetto? La creazione dell’offerta di una rete di percorsi appositamente realizzati e/o che sfruttino la viabilità secondaria già esistente e la costituzione di una rete di operatori pubblici e privati che agiscono in sinergia per il successo.

      Oltre alla citazione del progetto VENTO -la ciclovia che segue il corso del fiume Po e che unisce Torino e Venezia- e con l’obiettivo indispensabile di sottolineare l’importanza della connessione alle altre reti di ciclovie, esistenti ed in di via di realizzazione in Italia e in Europa, sul tavolo dei relatori sono quindi saliti alcuni ospiti a partire dalla Dott.ssa Luisa Casu e il Dott. Michele Pagani, funzionari della Regione Liguria, che hanno descritto le linee guida e le modalità progettuali di ciò che sta diventando un’importante realtà verso la valorizzazione del cicloturismo in Liguria.     Il presidente della FIAB di Alessandria Claudio Pasero che ha descritto lo stato dell’arte del lavoro svolto da FIAB per lo sviluppo delle reti ciclabili e l’importanza della connessione con le grandi ciclovie europee già esistenti.          
      La giornalista e consulente per la comunicazione Luciana Rota che assieme a Stefania Grandinetti, vicepresidente di ALEXALA, nonché imprenditrice nel settore della ricettivitàhanno evidenziato il lavoro di rilancio e di implementazione del progetto Piemonte Ciclabile www.piemonteciclabile.com come fattore di successo per lo sviluppo del Cicloturismo in Piemonte, e nel nostro territorio, oltre a sancire una forte partnership con il Comitato Colli di Coppi affinchè poter svolgere un lavoro sinergico e connesso in rete. Così come l’intervento dell’On. Cristina Bargero ha fornito alcuni interessanti spunti per dare un’accelerata al progetto del Parco del Ciclismo.

        Al termine il noto imprenditore vitivinicolo Walter Massa e quindi il Sindaco di Castellania Sergio Vallenzona hanno lanciato una forte sollecitazione ad amministratori pubblici ed operatori economici del territorio al fine di  intraprendere un percorso strutturato attorno al progetto del Parco del Ciclismo dei Colli di Coppi iniziando da subito ad individuare una cabina di regia e quindi i soggetti capofila per reperire e coordinare le necessarie risorse finanziarie affinchè il progetto possa prender avvio. Anche il pubblico presente ha confermato, attraverso alcuni interventi, quanto sia forte l’interesse e la necessità di valorizzazione e quindi tutela del territorio dei Colli di Coppi e quanto ciò possa essere certamente connesso con lo sviluppo del cicloturismo, fatta salva la necessità di fare squadra con tutti gli attori presenti e dimenticando gli sterili campanilismi.